lunedì 5 marzo 2012

Babbi in carriera, o quasi

Si può essere babbi in carriera? Non sto parlando dei babbi del “fine settimana” ovvero chi lavora fuori e ritorna il venerdì sera ma di chi vive in famiglia ogni giorno. Sto parlando di chi si confronta insieme alla propria compagnia, che di solito lavora, per la gestione della vita dei propri figli. Gestione che prevede le visite dal pediatra, i periodi di malattia, accompagnare i figli al nido ed andare a riprenderli. Sto parlando di chi considera queste elementi come parte integrante della partecipazione ad un percorso di crescita.
La mia risposta è: “Sì, si può”. Mi viene alla mente quel “Yes, we can” americano. Ma bisogna volerlo. Tra l’altro oggi c’è anche la tecnologia che ci viene in aiuto, ci sono i cellulari che ci rendono raggiungibili praticamente ovunque, i black-berry per leggere la posta elettronica e a casa ormai praticamente tutti hanno il computer.   
Una scelta di maggiore consapevolezza del proprio ruolo di genitore si unisce ad una realtà che necessità di una differenziazione tra i ruoli sempre più sfumata. Nella pratica i ruoli sono quasi intercambiali.
C’è un però. Come molte altre cose della vita, per far funzionare il meccanismo bisogna essere in due a volerlo. Non bastano i babbi, ci vogliono anche le aziende. 

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