martedì 18 aprile 2017

Non c’è sempre un modo facile

Bisogna essere sinceri con i nostri figli, e anche con noi stessi: non c’è sempre un modo facile per fare le cose
In molti casi quello che vogliamo, o dobbiamo fare, implica fatica ed impegno. Lo dico, in primis a me stesso. 
Qualche sera fa mia figlia doveva imparare una breve filastrocca a memoria, il suo primo vero compito a casa. Non c’è un modo veloce e semplice per imparare qualcosa a memoria se non ripeterlo tante volte. Alla prima, ma neanche alla seconda, nessuno dotato di normali capacità mnemoniche riesce ad imparare qualcosa a memoria. Quella fatica lì, nessuno te la può togliere.
Lo stesso vale, ahimé, anche per le cose apparentemente molto più divertenti. E’ bello fare la ruota o la verticale al parco? Neanche questo viene subito la prima volta.
Sono convinto che dovremmo cercare di spiegare questo. Capendo, noi per primi, che la fatica è anche la nostra. Molto spesso siamo noi a non voler fare fatica, ad esempio seguendoli mentre imparano qualcosa di nuovo, gestendo le loro bizze e la loro iniziale frustrazione derivante dal provare qualcosa di nuovo.
E ci sono cose che, probabilmente, non saranno mai divertenti ma che vanno fatte. Come mettere in ordine la propria stanza.
Mi spiace per Mary Poppins, alla quale mi lega un grande affetto, ma alcune volte non c’è lo zucchero, o è veramente poco, che faccia andare giù la pillola, ma quella medicina va presa. 
E a Mary posso assicurare, visto che mia figlia ha provato veramente, che per mettere in ordine i propri giochi e vestiti schioccare le dita non produce alcun effetto.

Nessun commento:

Posta un commento